Monsieur Gustavo Biscotti – “Rabid Dogs”

14536581_1485900691436610_1798123718_o.jpg

Dicembre è il mese degli album speciali, di quelli che stanno bene con quel periodo e in altri stonerebbero. Natale a parte, è magico e ottobre è un po’ come una strada che anticipa, ma non svela nulla. E nel bel mezzo dell’inverno si sentirà, tra i vari, anche il nome di Monsieur Gustavo Biscotti.

Rabid Dogs è uno di quei dischi a cui ti ci affezioni subito per i suoni, le atmosfere che crea e per quel modo di scrivere che è proprio ciò di cui hai bisogno. Non serve qualcosa di elaborato per dire tanto, basta quel poco che faccia capire quanto di vero e sentito ci sia dietro al lavoro che si ascolterà. E sì, loro ci sono riusciti.

I ragazzi di Mantova hanno condensato in sette pezzi le fatiche e le esperienze maturate in anni di ricerca del genere, sala prove, live, cambi di formazione e tanta tanta passione. Il tono dell’album non cala mai, non ci si annoia e si è invogliati a cantare forte. Le sonorità cavalcano l’onda del post-punk e non mancano quegli elementi che conferiscono spessore all’arrangiamento e all’esecuzione dei brani. Si avverte come un tuffo nel passato e allo stesso tempo qualcosa di nuovo, del loro periodo più hardcore e di quello attuale in cui sono rinati.

Altrettanto d’impatto sono i testi, brevi ed efficaci che vengono ripetuti come mantra, quasi a voler ricordare qualcosa a se stessi. La voce diventa anch’essa uno strumento, che accompagna e viene guidata dagli altri e tutto ciò rende il lavoro della band ancora più interessante. Che poi in sette canzoni hano dato più di quanto ci si potesse aspettare e sì, questi sono i suoni che ci piacciono.

Dicembre è il regalo che si aspetta, anche se non sempre è Natale. E tra la neve e i pacchi magari ci scappa anche qualche canzone.

Monsieur Gustavo Biscotti – “Rabid Dogs”