Periodo ottimo, questo, per ascoltare nuova musica. E non è per il sole, le belle giornate o come scusa per staccare un momento dallo studio. Semplicemente stanno uscendo cose davvero interessanti.
Mi sono imbattuto nei Klam, band pisana attiva dal 2012 e con diverse pubblicazioni alle spalle. A fine maggio i ragazzi pubblicano “NON-“, una nuova tappa nel loro percorso musicale che dimostra essere in continua evoluzione e alla ricerca di nuovi confini. Il risultato è un album mistico, atmosferico e sembra indagare quei luoghi intimi che raramente affiorano.
Si inizia con “I stand alone” e da subito ci si immerge nel mood del disco. Le dimensioni che prendono vita sono introspettive in alcuni pezzi e in altri assumono toni onirici, quasi magici, come accade in “Oh! China Girl!“. “Je te trouverai charogne” è lo stacco strumentale, quella pausa nel viaggio che fa sempre riflettere e vedere le cose da una certa distanza. Si arriva a una canzone bellissima, si intitola “Epilectic funeral“. Questa è una colonna sonora.
L’album si conclude con “Lady with a racist charme“, suoni poetici che rimandano un po’ alle composizioni di Angelo Badalamenti. Tutto torna in equilibrio.
Le influenze sono varie, sembrano cambiare da una canzone all’altra e valorizzano ogni titolo di “NON-“. Si ascolta post rock- contaminato dalle atmosfere shoegaze dei synth. I Klam sono una realtà interessante, da non perdere di vista e far conoscere a tutti.
Grazie Fabio, ancora.